Presentazione squadre 2020: Cofidis, Solutions Credits
È una stagione chiave quella che sta per iniziare per la Cofidis, Solutions Credits. La formazione francese è stata infatti promossa dal rango di Professional a quella di WorldTour, diventando così la 19ª entità del massimo circuito mondiale. Passo non da poco, visto che il gruppo guidato dal general manager Cedric Vasseur si troverà a dover battagliare con squadre principesche in tutte le corse più importanti del calendario. Autrice di un CicloMercato 2020 molto intenso, la formazione francese si è rinforzata su tutti i fronti, partendo da uno dei velocisti di riferimento in gruppo, costruendosi attorno ad un paio di elementi chiave, senza rinunciare ad un organico vasto e completo. Non c’è più Nacer Bouhanni, che però nelle ultime stagioni aveva raccolto davvero poco, e l’organico è stato fondamentalmente svecchiato, con l’inserimento di diversi corridori di belle speranze e, probabilmente, non ancora arrivati al loro massimo livello possibile.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Uno, il più importante, l’abbiamo già anticipato. Si tratta di Elia Viviani, che è stato il pezzo pregiato della campagna di rafforzamento in vista del passaggio al World Tour. Il veronese è uno dei corridori più vincenti in attività, porta in dote la maglia di campione europeo e anche una certa voglia di rivalsa, visto che il suo 2019 ha vissuto di acuti, come la vittoria di tappa al Tour de France, ma anche di qualche delusione. Con Viviani arriva anche Fabio Sabatini, uomo irrinunciabile nella costruzione delle vittorie in volata del quasi 31enne velocista italiano, che punterà sia alle tappe, ma anche a qualche classica di un giorno.
La formazione francese pare squadra decisamente votata agli sprint e, in ogni caso, alle singole vittorie: una parte importante potrà farla in tal senso Christophe Laporte, nel 2019 una sentenza nelle corse di secondo piano e ora chiamato a un’ulteriore salto di qualità dopo aver cominciato la sua ascesa nel 2018. Sempre in chiave “ruote veloci”, è arrivato anche l’altro azzurro Simone Consonni: il bergamasco di Ponte san Pietro arriva da una stagione con piazzamenti significativi e il passaggio nella nuova squadra potrebbe dargli maggiori possibilità di brillare sul piano individuale, oltre a far parte del treno del velocista di riferimento. Ad alzare il tasso di esperienza complessiva è arrivato anche l’australiano Nathan Haas, che sarà probabilmente investito del ruolo di “tuttofare”, alla luce della poliedricità che ha dimostrato negli anni. Per le classiche sarà una pedina di grande importanza.
In chiave corse a tappe, la punta di diamante in casa biancorossa sarà Guillaume Martin. Anche per lui, tante cose buone fatte vedere in passato e l’impressione di un potenziale non ancora del tutto sfruttato. Toccherà a lui fare classifica, soprattutto al Tour de France, che per forza di cose sarà un appuntamento da non sbagliare per la Cofidis, cui farà molto piacere anche un piazzamento fra i primi 10 della generale di Parigi. Quando la strada sale ci sarà anche lo spagnolo Jesus Herrada, che nel 2019 ha fatto vedere lampi di qualità, senza però brillare per continuità. Per lui, però, il discorso sarà più da “traguardi di giornata” che non da classifiche generali da tenere curate. Jesper Hansen potrà dare una mano ai due e magari togliersi anche qualche sfizio, sotto forma di piazzamenti, in qualche breve corsa a tappe.
La Cofidis si presenta nel 2020 con la per certi versi solita batteria di attaccanti, dediti a macinare chilometri in avanscoperta. Nicolas Edet, Natnael Berhane, Stephane Rossetto e Luis Ángel Maté sono corridori che non hanno timore di lanciarsi in fughe da lontano. Tuttavia può anche essere che, con il passaggio a squadra World Tour, non sia più così necessario mettere almeno una maglia negli attaccanti di giornata e che questi corridori possano giocarsi le loro carte in maniera diversa rispetto al passato, come ha già provato a fare Edet in occasione dell’ultima Vuelta a España, nella quale è stato a lungo in lizza per un posto nei dieci, cedendo per inesperienza.
Compatibilmente con le sue condizioni (nel 2019 non è stato brillante come in passato), potrà avere frangenti di campo libero anche Anthony Perez. Tanti, inoltre, gli uomini-squadra, quelli che sanno fare il lavoro sporco nelle fasi interlocutorie delle corse e che comunque non disdegnano la possibilità di farsi vedere nel finale, magari in corse non di primissimo livello: è il caso dei belgi Dimitri Claeys, Kenneth Vanbilsen e del nuovo arrivo Julien Vermote,. elementi che nelle corse del Nord potranno provare a giocarsi le proprie carte. Il ruolo di collanti, a seconda del tipo di corsa, toccherà invece a José Herrada e Pierre-Luc Périchon, che hanno un grande bagaglio di esperienza da mettere a disposizione dei compagni di squadra.
LE GIOVANI PROMESSE
Come detto, la formazione transalpina ha tanto da dire, almeno sulla carta, in quanto a giovani. Attenzione al belga Piet Allegaert, che arriva dalla Sport Vlaanderen-Baloise e che ha già dimostrato di sapersi far rispettare negli arrivi di gruppo. In chiave classiche e semiclassiche, pare esserci parecchio di buono nel 23enne spagnolo Fernando Barceló, che nel 2019 è stato terzo in una tappa della Vuelta a España, settimo al Gp Miguel Indurain e notevole 12esimo alla Parigi-Tours. Per quel che riguarda i corridori transalpini, è atteso a un salto di qualità il 24enne Mathias Le Turnier, che finora fra i “grandi” non ha rubato l’occhio ma che resta accompagnato da buone credenziali . Damien Touzé ha già qualche piazzamento significativo in carriera (è stato eccellente terzo agli ultimi Campionati nazionali!), ma di anni ne ha ancora 23 e nelle corse di un giorno ha le potenzialità per lasciare più di qualche segno.
E se Emmanuel Morin e il tedesco Marco Mathis potranno essere utili nell’ordine delle logiche di squadra (con il tedesco che andrà anche alla ricerca di qualche piazzamenti nelle prove a cronometro), c’è tanto interesse intorno al 22enne Eddy Finé, corridore francese che affronta la sua prima stagione “piena” fra i professionisti con un bagaglio di qualità che pare già buono per farsi notare su diversi terreni. Infine, spazio anche per Attilio Viviani, che dopo la scorsa metà stagione di apprendistato, in cui ha già dato segni di grande qualità con un bel successo da stagista, sarà ora corridore Cofidis a tutti gli effetti: secondo il “fratellone” Elia può essere corridore da classiche e da arrivi accidentati.
LA SQUADRA
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